La Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Statale di Milano offre un ambiente stimolante per lo studio e la ricerca nell’area della Medicina Veterinaria, delle Produzioni Animali, delle Biotecnologie Veterinarie.
Trasferita da Milano a Lodi nel 2018, dispone di nuovissime strutture disegnate dall’architetto giapponese Kengo Kuma, un ospedale didattico dove gli studenti si avvicinano progressivamente alle attività clinico-assistenziali, nelle diverse specie animali, sotto la guida dello Staff medico, un centro zootecnico sperimentale per apprendere i diversi aspetti dell’allevamento animale.
L’offerta di percorsi didattici costantemente legati alle realtà professionali e alle esigenze del territorio è forte di un sapere e un’esperienza consolidati che ha radici in una delle più antiche scuole dedicate allo studio delle malattie degli animali e del loro allevamento, la Scuola Veterinaria nata nel 1791 e confluita nell’Ateneo nel 1932.
26900 Lodi
Questi corsi sono chiusi, non è possibile immatricolarsi e non sono più erogati insegnamenti.
Sede
La Facoltà di Medicina Veterinaria ha sede a Lodi in via dell’Università 6. Si compone di un edificio centrale dedicato alla didattica, di un Ospedale Veterinario Universitario e di un Centro Zootecnico Didattico Sperimentale
Aule
Dispone di 23 aule di cui 4 presso l’Ospedale Veterinario Universitario e 19 presso la struttura centrale
Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali
Via dell'Università 6 26900 - Lodi
Segreteria Didattica e Studenti
via Dell'Università 6 - 26900 Lodi
Capo ufficio: Dott.ssa Silvia Milanesi
Segreterie studenti
via Dell'Università 6 - 26900 Lodi
Giustizia universale? Tra gli Stati e la Corte penale internazionale: bilancio di una promessa (Il Mulino, 2024) di Chantal Meloni, con l’autrice intervengono Ferruccio de Bortoli, giornalista e saggista, e Marco Pedrazzi, docente della Statale. Il volume analizza la Corte penale internazionale, nata nel 1998 per perseguire genocidi e crimini di guerra, evidenziandone limiti e accuse di politicizzazione nei conflitti contemporanei, dall’Ucraina alla Palestina.
In “Civil War”, film distopico di Alex Garland ambientato in un futuro prossimo, gli Stati Uniti sono devastati da una guerra civile. La fotoreporter Lee Smith (Kirsten Dunst) insieme a Joel (Wagner Moura) e Sammy (Stephen McKinley Henderson) attraversa il Paese per intervistare il presidente prima che la battaglia raggiunga Washington. Tra milizie, violenza, uccisioni e scene di brutalità, la pellicola esplora temi come la polarizzazione politica e il ruolo del giornalismo in tempi di crisi.
Presentazione del libro Critica della ragione bellica (Laterza, 2025) di Tommaso Greco, insieme all'autore intervengono Niccolò Nisivoccia, avvocato e scrittore; Ferruccio Capelli, direttore della Casa della Cultura; Roberto Cornelli, docente della Statale. Il volume mette in discussione l’idea che la pace si ottenga solo attraverso la guerra, invitando a riflettere sulla pace come principio da perseguire autonomamente.