Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione (Classe L-43)-immatricolati dall'aa 2011/2012

Laurea triennale
A.A. 2020/2021
L-43 - Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali
Il corso di laurea si propone come obiettivo specifico di formare figure professionali qualificate ad operare nell'area dello Studio e della Conservazione dei Beni Culturali e dei Supporti della Informazione.
I laureati avranno le specifiche competenze metodologiche, scientifiche e tecnologiche necessarie per:
- svolgere interventi, anche a livello operativo, per
· valutare lo stato di conservazione del bene culturale,
· analizzare le caratteristiche morfologico-strutturali e le proprietà dei materiali che compongono il bene culturale;
- svolgere interventi nei seguenti settori specifici:
· rilevamento dei beni culturali,
· conservazione preventiva dei beni culturali, incluso lo studio dell'ambiente di conservazione,
· definizione dei progetti di intervento e di diagnostica mirati all'arresto di processi di degrado e di dissesto
o dei siti e dei manufatti archeologici,
o dei manufatti storico-artistici,
o delle collezioni museali,
o dei supporti dell'informazione nonché dei relativi contenuti informativi (archivistici, informatici, musicali, teatrali, cinematografici, etc.);
· conservazione dei supporti dell'informazione nonché dei relativi contenuti informativi;
- assumere i ruoli scientifico-tecnologici propri delle istituzioni e delle organizzazioni professionali preposte alla tutela, alla gestione e alla manutenzione del patrimonio culturale, nonché delle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo e del recupero ambientale;
- essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, accanto all'italiano la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- svolgere interventi, anche a livello operativo, per la comunicazione, la conservazione, la fruizione e la gestione dell'informazione;
- lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
A tale preparazione caratterizzante, viene inoltre affiancata una preparazione scientifica di base per fornire agli studenti i fondamenti dei principali metodi di indagine scientifica e professionale.
I laureati avranno le specifiche competenze metodologiche, scientifiche e tecnologiche necessarie per:
- svolgere interventi, anche a livello operativo, per
· valutare lo stato di conservazione del bene culturale,
· analizzare le caratteristiche morfologico-strutturali e le proprietà dei materiali che compongono il bene culturale;
- svolgere interventi nei seguenti settori specifici:
· rilevamento dei beni culturali,
· conservazione preventiva dei beni culturali, incluso lo studio dell'ambiente di conservazione,
· definizione dei progetti di intervento e di diagnostica mirati all'arresto di processi di degrado e di dissesto
o dei siti e dei manufatti archeologici,
o dei manufatti storico-artistici,
o delle collezioni museali,
o dei supporti dell'informazione nonché dei relativi contenuti informativi (archivistici, informatici, musicali, teatrali, cinematografici, etc.);
· conservazione dei supporti dell'informazione nonché dei relativi contenuti informativi;
- assumere i ruoli scientifico-tecnologici propri delle istituzioni e delle organizzazioni professionali preposte alla tutela, alla gestione e alla manutenzione del patrimonio culturale, nonché delle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo e del recupero ambientale;
- essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, accanto all'italiano la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- svolgere interventi, anche a livello operativo, per la comunicazione, la conservazione, la fruizione e la gestione dell'informazione;
- lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
A tale preparazione caratterizzante, viene inoltre affiancata una preparazione scientifica di base per fornire agli studenti i fondamenti dei principali metodi di indagine scientifica e professionale.
Le professionalità del laureato in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione, in base alla nomenclatura e classificazione redatta dall'ISTAT, rientrano solo in parte nel Gruppo delle Professioni tecniche più affini (3.4.4 - Tecnici dei servizi culturali), in quanto gli attuali codici ISTAT non sono adeguati a descrivere nella loro più ampia articolazione le effettive professionalità dei laureati in Scienze e Tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione.
Queste sono invece riconosciute dalla legge Madia ( 110/2014) che prevede Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie applicate ai Beni Culturali tra le professioni previste nel Codice Beni Culturali. Anche nei profili professionali ICOM ve ne sono alcuni coerenti con la formazione erogata nel nostro corso di studi e più precisamente nella Carta Nazionale delle Professioni Museali (2008) al punto 4.3 "Ambito:
ricerca, cura e gestione delle collezioni".
I laureati in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione svolgeranno attività professionali presso enti locali e istituzioni specifiche, quali sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nei settori dello scavo archeologico, del restauro, della tutela dei beni culturali, dell'informazione e dei relativi supporti.
In particolare, il corso si occupa della formazione di figure professionali di recente introduzione, di seguito elencate.
- Operatori geoarcheologi ed archeologi di terreno (specialisti della diagnostica in campo geoarcheologico e dello scavo archeologico)
Verranno preparati ad occuparsi di:
Rilevamento, studio e diagnostica dei siti e dei paesaggi archeologici, al fine di individuarne l'esistenza, delimitarne l'estensione, valutarne il grado di conservazione ed i processi di formazione, valutare i rischi in merito alla conservazione, a supporto delle operazioni di scavo archeologico, gestione della relativa documentazione e di progetti di tutela e valorizzazione.
Le loro competenze sono:
Competenze metodologiche, scientifiche e tecnologiche specifiche e capacità operative mirate alla tematica in oggetto, nel campo della Geomorfologia, della Geopedologia, della Geologia del Quaternario, delle tecniche geognostiche di campo (carotaggi, geofisica di superficie) dello scavo archeologico stratigrafico e della relativa documentazione e di laboratorio (analisi pedo - sedimentologiche), in grado di contribuire ad un progresso delle conoscenze sul piano scientifico, di integrarsi in gruppi in gruppi operativi e a formulare rapporti d'indagine su situazioni specifiche sul piano delle applicazioni.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione), impieghi negli Enti dedicati dello Stato e delle Regioni, nei Musei, nei ruoli tecnico direttivi, negli Studi ed Aziende di architettura ed ingegneria, nelle Società di scavo archeologico che svolgono attività nel quadro della legge detta di "Archeologia Preventiva" (Legge 109/2005, DL 163/206), attività di liberi professionisti.
- Operatori della conservazione (Conservation scientists) in campo storico-artistico e archeometrico
Sono preparati a svolgere:
Studio e diagnostica dei beni di interesse storico-artistico e archeologico e dei loro ambienti di conservazione al fine di individuare la natura e provenienza dei materiali (lapidei, ceramici, metallici, lignei, pittorici e altri) impiegati nel realizzare tali beni culturali, le tecniche di produzione, lo stato di conservazione, le cause delle alterazioni e del degrado e di valutare il rischio concernente la conservazione a supporto delle operazioni di tutela e restauro e dei progetti di valorizzazione. Integrarsi a gruppi che pianificano e realizzano operazioni di restauro.
Le competenze previste sono:
Poiché tutte le attività lavorative nel settore ("heritage science") necessitano un approccio olistico il corso è stato progettato in modo tale da essere fortemente interdisciplinare e fornire competenze metodologiche, scientifico-tecnologiche e capacità operative nel campo della Biologia, della Chimica, del Diritto, della Fisica, dell'Informatica, della Mineralogia-Petrografia, e della Storia dell'Arte, specifiche ed avanzate, finalizzate a compiere ricerca, formulare expertises nel campo delle questioni di provenienza e collocazione storica, pianificare la conservazione e valorizzazione dei beni culturali in oggetto e redigere pubblicazioni scientifiche e rapporti d'indagine.
Nell'ambito dello studio e della diagnostica dei materiali di interesse storico-artistico, le competenze metodologiche e scientifiche prevedono la capacità di caratterizzare la più ampia gamma di materiali, quali lapidei, pittorici, metalli, organici e così via, rinvenibili nel patrimonio artistico ed archeologico, nonché i loro possibili prodotti di degrado. Sempre nell'ambito della caratterizzazione, le capacità tecniche sono orientate alla padronanza di metodiche e protocolli atti alla risoluzione di problemi che spaziano dall'analisi di micro-campioni sino allo studio totalmente non invasivo di opere d'arte integre. Le competenze includono quelle pertinenti all'ambito della prevenzione ovvero la conoscenza del complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio e rallentare il degrado connessi al bene culturale nel suo contesto.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla tutela, alla gestione e alla conservazione del patrimonio culturale, nei Musei, nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo, della diagnostica, negli studi di architettura e ingegneria e nelle società di scavo archeologico; libera professione.
- Operatori della conservazione (conservation scientists) e della valorizzazione del patrimonio scientifico
Il curriculum prevede la formazione di operatori in grado di garantire la conservazione della strumentazione scientifica storica e finalizzarla alla diffusione della cultura scientifica. Una caratteristica peculiare del curriculum offerto è quella della conservazione e valorizzazione di strumenti moderni al momento della loro uscita dal ciclo della ricerca in quanto obsoleti. Essi rischiano di essere trascurati o rottamati in quanto non più utili e nello stesso tempo non ancora antichi. Col rischio che si perdono tracce di importanti scoperte il cui riferimento alla strumentazione usata potrebbe agevolarne la contestualizzazione e la comprensione.
Gli operatori dovranno essere in grado di selezionare la strumentazione che vale la pena salvaguardare e di comprenderne il suo significato all'interno del processo di conoscenza indotto dalla ricerca scientifica contemporanea.
I problemi metodologici posti dalla selezione e salvaguardia della strumentazione moderna saranno oggetto di particolare attenzione. La strumentazione moderna è spesso un prodotto industriale prodotto in vari esemplari. La conservazione di uno strumento non è legata quindi alla sua unicità ma ha senso se si riesce a comunicare con il linguaggio del museo (che è quello dell'allestimento) il processo che ha portato all'uso dello strumento in un percorso di conoscenza.
D'altra parte in epoca contemporanea vengono costruiti anche prototipi di strumenti che sono pezzi unici. L'operatore museale deve essere messo nelle condizioni di riconoscerne e valorizzarne il significato.
Oltre ai problemi metodologici di selezione e valorizzazione l'operatore museale dovrà essere in grado di capire come selezionare parti di strumentazione scientifica di grandi dimensioni, assolutamente inidonea ad essere collocata in musei. Purtuttavia spesso è con strumentazione di
grandi dimensioni che vengono realizzate importanti scoperte scientifiche.
Le loro competenze sono:
Le competenze saranno scientifiche e disciplinari a seconda della tipologia di museo (scientifico-tecnico, naturalistico, storico-scientifico, etc.). Una particolare attenzione sarà dedicata alla strumentazione usata.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla tutela, alla gestione e alla conservazione del patrimonio museale scientifico, nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo; libera professione. Lo sbocco professionale di elezione è quello di curatore e di conservatore del patrimonio nei musei scientifici. Altro sbocco è quello dell'allestimento di mostre tematiche e quello di iniziative di divulgazione scientifica.
- Operatori della conservazione ("Conservation scientists") dei supporti digitali ed analogici dell'informazione
Sono in grado di svolgere:
Studio, monitoraggio, diagnostica, pianificazione e gestione degli interventi conservativi e di restauro dei supporti dell'informazione, nonché dei relativi contenuti informativi (archivistici, informatici, musicali, teatrali, cinematografici, etc.); progettazione e realizzazione di interventi per la comunicazione, la conservazione, la fruizione e la gestione dell'informazione nell'ambito degli archivi digitali e delle reti di archivi di beni culturali.
Le competenze associate alla funzione sono:
Il corso di laurea fornisce competenze nel campo dei metodi, principi e sistemi concettuali nonché degli strumenti analitici e diagnostici per lo studio e la conservazione dei beni culturali digitali e dei supporti dell'informazione.
Fornisce inoltre competenze nella conoscenza e padronanza degli strumenti e dei principali metodi quantitativi e qualitativi impiegati professionalmente nonché dei principali risultati di ricerca, dei più importanti sviluppi teorici, delle metodiche, delle buone pratiche e degli standard per la conservazione dei beni culturali digitali e dei supporti dell'informazione.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla conservazione dei supporti dell'informazione (Biblioteche, Teatri d'Opera, Musei, ecc.), nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo; libera professione, nel ruolo di specialisti nell'analisi dello stato di conservazione, nell'individuazione e applicazione delle tecniche più efficaci per la conservazione, l'organizzazione e la fruizione tanto dei supporti digitali e analogici dell'informazione quanto dei contenuti informativi dei supporti stessi e nel ruolo di specialisti nella digitalizzazione e informatizzazione e catalogazione di patrimoni di interesse culturale (beni artistici, museologici, archeologici, etc.).
Statistiche occupazionali (Almalaurea)
Queste sono invece riconosciute dalla legge Madia ( 110/2014) che prevede Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie applicate ai Beni Culturali tra le professioni previste nel Codice Beni Culturali. Anche nei profili professionali ICOM ve ne sono alcuni coerenti con la formazione erogata nel nostro corso di studi e più precisamente nella Carta Nazionale delle Professioni Museali (2008) al punto 4.3 "Ambito:
ricerca, cura e gestione delle collezioni".
I laureati in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione svolgeranno attività professionali presso enti locali e istituzioni specifiche, quali sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nei settori dello scavo archeologico, del restauro, della tutela dei beni culturali, dell'informazione e dei relativi supporti.
In particolare, il corso si occupa della formazione di figure professionali di recente introduzione, di seguito elencate.
- Operatori geoarcheologi ed archeologi di terreno (specialisti della diagnostica in campo geoarcheologico e dello scavo archeologico)
Verranno preparati ad occuparsi di:
Rilevamento, studio e diagnostica dei siti e dei paesaggi archeologici, al fine di individuarne l'esistenza, delimitarne l'estensione, valutarne il grado di conservazione ed i processi di formazione, valutare i rischi in merito alla conservazione, a supporto delle operazioni di scavo archeologico, gestione della relativa documentazione e di progetti di tutela e valorizzazione.
Le loro competenze sono:
Competenze metodologiche, scientifiche e tecnologiche specifiche e capacità operative mirate alla tematica in oggetto, nel campo della Geomorfologia, della Geopedologia, della Geologia del Quaternario, delle tecniche geognostiche di campo (carotaggi, geofisica di superficie) dello scavo archeologico stratigrafico e della relativa documentazione e di laboratorio (analisi pedo - sedimentologiche), in grado di contribuire ad un progresso delle conoscenze sul piano scientifico, di integrarsi in gruppi in gruppi operativi e a formulare rapporti d'indagine su situazioni specifiche sul piano delle applicazioni.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione), impieghi negli Enti dedicati dello Stato e delle Regioni, nei Musei, nei ruoli tecnico direttivi, negli Studi ed Aziende di architettura ed ingegneria, nelle Società di scavo archeologico che svolgono attività nel quadro della legge detta di "Archeologia Preventiva" (Legge 109/2005, DL 163/206), attività di liberi professionisti.
- Operatori della conservazione (Conservation scientists) in campo storico-artistico e archeometrico
Sono preparati a svolgere:
Studio e diagnostica dei beni di interesse storico-artistico e archeologico e dei loro ambienti di conservazione al fine di individuare la natura e provenienza dei materiali (lapidei, ceramici, metallici, lignei, pittorici e altri) impiegati nel realizzare tali beni culturali, le tecniche di produzione, lo stato di conservazione, le cause delle alterazioni e del degrado e di valutare il rischio concernente la conservazione a supporto delle operazioni di tutela e restauro e dei progetti di valorizzazione. Integrarsi a gruppi che pianificano e realizzano operazioni di restauro.
Le competenze previste sono:
Poiché tutte le attività lavorative nel settore ("heritage science") necessitano un approccio olistico il corso è stato progettato in modo tale da essere fortemente interdisciplinare e fornire competenze metodologiche, scientifico-tecnologiche e capacità operative nel campo della Biologia, della Chimica, del Diritto, della Fisica, dell'Informatica, della Mineralogia-Petrografia, e della Storia dell'Arte, specifiche ed avanzate, finalizzate a compiere ricerca, formulare expertises nel campo delle questioni di provenienza e collocazione storica, pianificare la conservazione e valorizzazione dei beni culturali in oggetto e redigere pubblicazioni scientifiche e rapporti d'indagine.
Nell'ambito dello studio e della diagnostica dei materiali di interesse storico-artistico, le competenze metodologiche e scientifiche prevedono la capacità di caratterizzare la più ampia gamma di materiali, quali lapidei, pittorici, metalli, organici e così via, rinvenibili nel patrimonio artistico ed archeologico, nonché i loro possibili prodotti di degrado. Sempre nell'ambito della caratterizzazione, le capacità tecniche sono orientate alla padronanza di metodiche e protocolli atti alla risoluzione di problemi che spaziano dall'analisi di micro-campioni sino allo studio totalmente non invasivo di opere d'arte integre. Le competenze includono quelle pertinenti all'ambito della prevenzione ovvero la conoscenza del complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio e rallentare il degrado connessi al bene culturale nel suo contesto.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla tutela, alla gestione e alla conservazione del patrimonio culturale, nei Musei, nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo, della diagnostica, negli studi di architettura e ingegneria e nelle società di scavo archeologico; libera professione.
- Operatori della conservazione (conservation scientists) e della valorizzazione del patrimonio scientifico
Il curriculum prevede la formazione di operatori in grado di garantire la conservazione della strumentazione scientifica storica e finalizzarla alla diffusione della cultura scientifica. Una caratteristica peculiare del curriculum offerto è quella della conservazione e valorizzazione di strumenti moderni al momento della loro uscita dal ciclo della ricerca in quanto obsoleti. Essi rischiano di essere trascurati o rottamati in quanto non più utili e nello stesso tempo non ancora antichi. Col rischio che si perdono tracce di importanti scoperte il cui riferimento alla strumentazione usata potrebbe agevolarne la contestualizzazione e la comprensione.
Gli operatori dovranno essere in grado di selezionare la strumentazione che vale la pena salvaguardare e di comprenderne il suo significato all'interno del processo di conoscenza indotto dalla ricerca scientifica contemporanea.
I problemi metodologici posti dalla selezione e salvaguardia della strumentazione moderna saranno oggetto di particolare attenzione. La strumentazione moderna è spesso un prodotto industriale prodotto in vari esemplari. La conservazione di uno strumento non è legata quindi alla sua unicità ma ha senso se si riesce a comunicare con il linguaggio del museo (che è quello dell'allestimento) il processo che ha portato all'uso dello strumento in un percorso di conoscenza.
D'altra parte in epoca contemporanea vengono costruiti anche prototipi di strumenti che sono pezzi unici. L'operatore museale deve essere messo nelle condizioni di riconoscerne e valorizzarne il significato.
Oltre ai problemi metodologici di selezione e valorizzazione l'operatore museale dovrà essere in grado di capire come selezionare parti di strumentazione scientifica di grandi dimensioni, assolutamente inidonea ad essere collocata in musei. Purtuttavia spesso è con strumentazione di
grandi dimensioni che vengono realizzate importanti scoperte scientifiche.
Le loro competenze sono:
Le competenze saranno scientifiche e disciplinari a seconda della tipologia di museo (scientifico-tecnico, naturalistico, storico-scientifico, etc.). Una particolare attenzione sarà dedicata alla strumentazione usata.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla tutela, alla gestione e alla conservazione del patrimonio museale scientifico, nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo; libera professione. Lo sbocco professionale di elezione è quello di curatore e di conservatore del patrimonio nei musei scientifici. Altro sbocco è quello dell'allestimento di mostre tematiche e quello di iniziative di divulgazione scientifica.
- Operatori della conservazione ("Conservation scientists") dei supporti digitali ed analogici dell'informazione
Sono in grado di svolgere:
Studio, monitoraggio, diagnostica, pianificazione e gestione degli interventi conservativi e di restauro dei supporti dell'informazione, nonché dei relativi contenuti informativi (archivistici, informatici, musicali, teatrali, cinematografici, etc.); progettazione e realizzazione di interventi per la comunicazione, la conservazione, la fruizione e la gestione dell'informazione nell'ambito degli archivi digitali e delle reti di archivi di beni culturali.
Le competenze associate alla funzione sono:
Il corso di laurea fornisce competenze nel campo dei metodi, principi e sistemi concettuali nonché degli strumenti analitici e diagnostici per lo studio e la conservazione dei beni culturali digitali e dei supporti dell'informazione.
Fornisce inoltre competenze nella conoscenza e padronanza degli strumenti e dei principali metodi quantitativi e qualitativi impiegati professionalmente nonché dei principali risultati di ricerca, dei più importanti sviluppi teorici, delle metodiche, delle buone pratiche e degli standard per la conservazione dei beni culturali digitali e dei supporti dell'informazione.
Sbocchi professionali:
Accesso a studi superiori (bienni, scuole di specializzazione); impieghi in ruoli tecnico-direttivi negli Enti dello Stato e delle Regioni preposti alla conservazione dei supporti dell'informazione (Biblioteche, Teatri d'Opera, Musei, ecc.), nelle organizzazioni professionali private operanti nel settore del restauro conservativo; libera professione, nel ruolo di specialisti nell'analisi dello stato di conservazione, nell'individuazione e applicazione delle tecniche più efficaci per la conservazione, l'organizzazione e la fruizione tanto dei supporti digitali e analogici dell'informazione quanto dei contenuti informativi dei supporti stessi e nel ruolo di specialisti nella digitalizzazione e informatizzazione e catalogazione di patrimoni di interesse culturale (beni artistici, museologici, archeologici, etc.).
Statistiche occupazionali (Almalaurea)
Percorsi consigliati dopo laurea
Il conseguimento della laurea triennale in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione consente l'accesso alle lauree magistrali della classe LM-11 Diagnostica per la conservazione dei beni culturali attivate sia dall'Università degli Studi di Milano, sia da altri Atenei.
Il Corso di laurea in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione è ad accesso libero con test di verifica delle conoscenze obbligatorio, ma non selettivo, prima dell'immatricolazione.
La verifica viene svolta attraverso il TOLC (Test Online CISIA) che lo studente deve sostenere presso l'Università degli Studi di Milano o una qualsiasi altra Università aderente al CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso). Le iscrizioni al TOLC vanno effettuate sul sito del CISIA (www.cisiaonline.it).
I TOLC validi per l'iscrizione al Corso di laurea in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione sono il TOLC-S e il TOLC-B.
Gli studenti potranno immatricolarsi solo dopo avere sostenuto uno dei TOLC indicati, QUALUNQUE SIA L'ESITO:
· TOLC-S, suddiviso in 4 sezioni: Matematica di base (20 quesiti - 50 minuti), Ragionamento e Problemi (10 quesiti - 20 minuti), Comprensione del testo (10 quesiti - 20 minuti), Scienze di base (10 quesiti - 20 minuti)
· TOLC-B, suddiviso in 4 sezioni: Matematica di base (20 quesiti - 50 minuti), Biologia (10 quesiti - 20 minuti), Fisica (10 quesiti - 20 minuti), Chimica (10 quesiti - 20 minuti)
Ogni domanda presenta 5 possibili risposte, di cui una sola è corretta.
Punteggio: +1 per ogni risposta esatta, -0,25 per ogni risposta sbagliata, 0 per ogni risposta non data.
Alle matricole che nel modulo di Matematica non avranno raggiunto un punteggio maggiore o uguale a 10, saranno assegnati Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA).
In ogni TOLC è presente una sezione aggiuntiva di Inglese, composta da 30 quesiti da svolgere in 15 minuti, il cui esito non concorre al punteggio del test.
Attività di supporto e prove di recupero: https://conservazionebeniculturali.cdl.unimi.it/it/studiare/le-matricole
Per gli studenti con OFA verranno organizzate attività di supporto nel periodo ottobre-dicembre, seguite da una prova di recupero con la quale lo studente dovrà dimostrare di aver migliorato la propria preparazione. In assenza di questa evidenza lo studente non potrà sostenere alcun esame del secondo anno né nessun esame opzionale prima di aver superato l'esame di Matematica generale.
Struttura e argomenti della prova, procedure di iscrizione, date, scadenze ed ogni altra informazione utile sono presenti nel bando per l'ammissione.
Si veda anche la pagina https://www.unimi.it/it/studiare/frequentare-un-corso-di-laurea/iscriversi/iscriversi-una-prima-laurea.
La verifica viene svolta attraverso il TOLC (Test Online CISIA) che lo studente deve sostenere presso l'Università degli Studi di Milano o una qualsiasi altra Università aderente al CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso). Le iscrizioni al TOLC vanno effettuate sul sito del CISIA (www.cisiaonline.it).
I TOLC validi per l'iscrizione al Corso di laurea in Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali e dei supporti della informazione sono il TOLC-S e il TOLC-B.
Gli studenti potranno immatricolarsi solo dopo avere sostenuto uno dei TOLC indicati, QUALUNQUE SIA L'ESITO:
· TOLC-S, suddiviso in 4 sezioni: Matematica di base (20 quesiti - 50 minuti), Ragionamento e Problemi (10 quesiti - 20 minuti), Comprensione del testo (10 quesiti - 20 minuti), Scienze di base (10 quesiti - 20 minuti)
· TOLC-B, suddiviso in 4 sezioni: Matematica di base (20 quesiti - 50 minuti), Biologia (10 quesiti - 20 minuti), Fisica (10 quesiti - 20 minuti), Chimica (10 quesiti - 20 minuti)
Ogni domanda presenta 5 possibili risposte, di cui una sola è corretta.
Punteggio: +1 per ogni risposta esatta, -0,25 per ogni risposta sbagliata, 0 per ogni risposta non data.
Alle matricole che nel modulo di Matematica non avranno raggiunto un punteggio maggiore o uguale a 10, saranno assegnati Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA).
In ogni TOLC è presente una sezione aggiuntiva di Inglese, composta da 30 quesiti da svolgere in 15 minuti, il cui esito non concorre al punteggio del test.
Attività di supporto e prove di recupero: https://conservazionebeniculturali.cdl.unimi.it/it/studiare/le-matricole
Per gli studenti con OFA verranno organizzate attività di supporto nel periodo ottobre-dicembre, seguite da una prova di recupero con la quale lo studente dovrà dimostrare di aver migliorato la propria preparazione. In assenza di questa evidenza lo studente non potrà sostenere alcun esame del secondo anno né nessun esame opzionale prima di aver superato l'esame di Matematica generale.
Struttura e argomenti della prova, procedure di iscrizione, date, scadenze ed ogni altra informazione utile sono presenti nel bando per l'ammissione.
Si veda anche la pagina https://www.unimi.it/it/studiare/frequentare-un-corso-di-laurea/iscriversi/iscriversi-una-prima-laurea.
Il corso di studi offre opportunità di svolgere periodi all'estero presso università e centri di ricerca europei sia per seguire corsi e sostenere esami sia per svolgere parte del lavoro di tesi/ricerca e il tirocinio per laureandi. Per queste borse e, in generale, per lo svolgimento ed il riconoscimento dell'attività di ricerca all'estero, è fondamentale il coinvolgimento di un docente del corso che faccia da relatore o referente scientifico. Pertanto potenzialmente qualunque campo di studio nell'ambito del corso potrebbe offrire opportunità. E' possibile accedere a borse di due tipi:
Erasmus+, che permette di sostenere esami all'estero in aggiunta ad attività di ricerca (il corso è al momento inserito nel bando di scienze geologiche).
Erasmus+ Traineeship, dedicate esclusivamente ad attività di tirocinio e ricerca.
Per accedere a Erasmus+ il bando specifico per questo corso di laurea è disponibile nell'area di Geologia. In particolare si segnalano gli insegnamenti della laurea triennale/magistrale in conservazione presso TEI, Technological Educational Institute, Atene (Grecia), che ha un accordo specifico con questo corso di laurea.
Il bando per Erasmus+ Traineeship è pubblicato sul sito unimi.it e vale per tutti i corsi di laurea. Negli anni scorsi le università partner per il Traneeship sono state: Cergy-Pontoise (Francia), Poitiers (Francia), Santiago de Compostela (Spagna) e Ghent (Belgio). Peraltro, gli accordi per borse di studio per tirocini e ricerca possono essere stipulati con qualunque altra università o centro di ricerca con cui i docenti del corso abbiano relazioni di collaborazione scientifica. Il riconoscimento dell'attività svolta al di fuori degli esami nell'università straniera è calcolato in 3 CFU/mese.
L'attività che lo studente andrà a svolgere all'estero va concordata con i referenti (docenti) delle università di origine e di destinazione tramite il "learning agreement". Questo documento, insieme al certificato dei voti e/o alla relazione dell'attività di ricerca, permetterà il riconoscimento da parte del corso di laurea dell'attività svolta all'estero.
Oltre che rappresentare un'importante esperienza di vita (e portare ad apprendere bene la lingua locale), frequentare corsi e sostenere esami in università straniere permette di confrontarsi con sistemi didattici diversi ed acquisire maggiore flessibilità di approccio allo studio. Svolgere attività di ricerca/tirocinio all'estero permette spesso di accedere a facilities non presenti presso il nostro Ateneo (ad esempio, grandi strumentazioni), fare ricerca applicata in campi specifici ed interagire con gruppi di ricerca allargati.
Erasmus+, che permette di sostenere esami all'estero in aggiunta ad attività di ricerca (il corso è al momento inserito nel bando di scienze geologiche).
Erasmus+ Traineeship, dedicate esclusivamente ad attività di tirocinio e ricerca.
Per accedere a Erasmus+ il bando specifico per questo corso di laurea è disponibile nell'area di Geologia. In particolare si segnalano gli insegnamenti della laurea triennale/magistrale in conservazione presso TEI, Technological Educational Institute, Atene (Grecia), che ha un accordo specifico con questo corso di laurea.
Il bando per Erasmus+ Traineeship è pubblicato sul sito unimi.it e vale per tutti i corsi di laurea. Negli anni scorsi le università partner per il Traneeship sono state: Cergy-Pontoise (Francia), Poitiers (Francia), Santiago de Compostela (Spagna) e Ghent (Belgio). Peraltro, gli accordi per borse di studio per tirocini e ricerca possono essere stipulati con qualunque altra università o centro di ricerca con cui i docenti del corso abbiano relazioni di collaborazione scientifica. Il riconoscimento dell'attività svolta al di fuori degli esami nell'università straniera è calcolato in 3 CFU/mese.
L'attività che lo studente andrà a svolgere all'estero va concordata con i referenti (docenti) delle università di origine e di destinazione tramite il "learning agreement". Questo documento, insieme al certificato dei voti e/o alla relazione dell'attività di ricerca, permetterà il riconoscimento da parte del corso di laurea dell'attività svolta all'estero.
Oltre che rappresentare un'importante esperienza di vita (e portare ad apprendere bene la lingua locale), frequentare corsi e sostenere esami in università straniere permette di confrontarsi con sistemi didattici diversi ed acquisire maggiore flessibilità di approccio allo studio. Svolgere attività di ricerca/tirocinio all'estero permette spesso di accedere a facilities non presenti presso il nostro Ateneo (ad esempio, grandi strumentazioni), fare ricerca applicata in campi specifici ed interagire con gruppi di ricerca allargati.
La frequenza ai corsi e ai laboratori è fortemente consigliata.
Elenco insegnamenti
annuale
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
---|---|---|---|---|
Obbligatorio | ||||
Metodologia della ricerca archeologica e della storia dell'arte | 12 | 96 | Italiano | L-ANT/10 L-ART/01 |
Primo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Chimica generale e inorganica | 6 | 48 | Italiano | CHIM/03 |
Istituzioni di diritto per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | IUS/10 |
Matematica generale | 6 | 48 | Italiano | MAT/01 MAT/02 MAT/03 MAT/04 MAT/05 MAT/06 MAT/07 MAT/08 MAT/09 |
Secondo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
---|---|---|---|---|
Obbligatorio | ||||
Biologia vegetale | 6 | 64 | Italiano | BIO/02 |
Elementi di mineralogia e petrografia | 6 | 64 | Italiano | GEO/06 GEO/07 |
Fisica generale | 6 | 48 | Italiano | FIS/01 |
Informatica generale | 12 | 96 | Italiano | INF/01 |
Metodi probabilistici e statistici | 6 | 48 | Italiano | SECS-S/01 |
Periodo non definito
Per queste attività non è previsto un periodo di offerta (es. corsi online a frequenza libera).
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
---|---|---|---|---|
Obbligatorio | ||||
Accertamento di lingua inglese - livello b1 (3 CFU) | 3 | 0 | Italiano |
annuale
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Metodi di analisi per i beni culturali | 9 | 72 | Italiano | FIS/07 |
Primo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Chimica analitica | 9 | 72 | Italiano | CHIM/01 CHIM/12 |
Paleontologia e geologia stratigrafica | 6 | 48 | Italiano | GEO/01 GEO/02 |
Secondo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Microbiologia per i beni culturali | 6 | 56 | Italiano | AGR/16 |
Restauro dei beni culturali | 6 | 48 | Italiano | ICAR/19 |
Periodo non definito
Per queste attività non è previsto un periodo di offerta (es. corsi online a frequenza libera).
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
---|---|---|---|---|
Obbligatorio | ||||
Tirocinio | 10 | 0 | Italiano |
Attività conclusive
Per queste attività non è previsto un periodo di offerta (es. corsi online a frequenza libera).
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Prova finale | 6 | 0 | Italiano |
annuale
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Facoltativo | ||||
Elementi di ottica e fisica nucleare | 9 | 72 | Italiano | FIS/03 FIS/04 |
Primo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Facoltativo | ||||
Analisi non distruttive | 6 | 48 | Italiano | ING-IND/23 |
Antropologia | 6 | 48 | Italiano | BIO/08 |
Chimica dei materiali | 6 | 48 | Italiano | CHIM/05 ING-IND/23 |
Entomologia per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | AGR/11 |
Museologia contemporanea | 6 | 48 | Italiano | ING-IND/23 L-ART/04 |
Organizzazione e digitalizzazione di teche multimediali | 6 | 48 | Italiano | INF/01 |
Storia della tecnica | 9 | 72 | Italiano | FIS/08 |
Secondo semestre
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Facoltativo | ||||
Archeometallurgia | 6 | 48 | Italiano | ING-IND/23 |
Archeozoologia | 9 | 72 | Italiano | BIO/05 |
Archivistica dei beni culturali | 6 | 48 | Italiano | M-STO/08 |
Chimica organica | 9 | 72 | Italiano | CHIM/06 |
Geoarcheologia e geologia del quaternario | 12 | 96 | Italiano | GEO/04 |
Metodi chimico-fisici per la conservazione dei beni culturali | 9 | 72 | Italiano | CHIM/02 |
Metodi chimico-fisici per la conservazione e il restauro dei supporti informativi | 9 | 72 | Italiano | CHIM/02 |
Metodi e linguaggi per il trattamento dei dati | 6 | 48 | Italiano | INF/01 |
Metodologie con raggi x per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | FIS/03 FIS/04 |
Periodo non definito
Per queste attività non è previsto un periodo di offerta (es. corsi online a frequenza libera).
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | SSD |
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Obbligatorio | ||||
Stage | 8 | 0 | Italiano |
Attività a scelta e regole di composizione del piano didattico
a - LO STUDENTE DOVRA' CONSEGUIRE 39 CFU SCEGLIENDO NON PIU' DI 5 FRA GLI INSEGNAMENTI AFFINI E INTEGRATIVI DELLA SEGUENTE TABELLA.
Nota 1: l'insegnamento di Organizzazione e digitalizzazione di teche multimediali è propedeutico all'insegnamento di Laboratorio di tecnologie informatiche per la valorizzazione dei beni culturali, attivato nel corso di laurea magistrale in Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali.
Nota 2: "Metodi chimico-fisici per la conservazione e il restauro dei supporti informativi" e "Metodi chimico-fisici per la conservazione dei beni culturali" sono insegnamenti in alternativa.
Nota 1: l'insegnamento di Organizzazione e digitalizzazione di teche multimediali è propedeutico all'insegnamento di Laboratorio di tecnologie informatiche per la valorizzazione dei beni culturali, attivato nel corso di laurea magistrale in Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali.
Nota 2: "Metodi chimico-fisici per la conservazione e il restauro dei supporti informativi" e "Metodi chimico-fisici per la conservazione dei beni culturali" sono insegnamenti in alternativa.
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
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Analisi non distruttive | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | ING-IND/23 |
Antropologia | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | BIO/08 |
Archeometallurgia | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | ING-IND/23 |
Archeozoologia | 9 | 72 | Italiano | Secondo semestre | BIO/05 |
Archivistica dei beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | M-STO/08 |
Chimica dei materiali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | CHIM/05 ING-IND/23 |
Chimica organica | 9 | 72 | Italiano | Secondo semestre | CHIM/06 |
Elementi di ottica e fisica nucleare | 9 | 72 | Italiano | annuale | FIS/03 FIS/04 |
Entomologia per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | AGR/11 |
Geoarcheologia e geologia del quaternario | 12 | 96 | Italiano | Secondo semestre | GEO/04 |
Metodi chimico-fisici per la conservazione dei beni culturali | 9 | 72 | Italiano | Secondo semestre | CHIM/02 |
Metodi chimico-fisici per la conservazione e il restauro dei supporti informativi | 9 | 72 | Italiano | Secondo semestre | CHIM/02 |
Metodi e linguaggi per il trattamento dei dati | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | INF/01 |
Metodologie con raggi x per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | FIS/03 FIS/04 |
Museologia contemporanea | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | ING-IND/23 L-ART/04 |
Organizzazione e digitalizzazione di teche multimediali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | INF/01 |
Storia della tecnica | 9 | 72 | Italiano | Primo semestre | FIS/08 |
b - Lo studente dovrà inoltre acquisire 12 CFU scegliendo liberamente tra tutti gli insegnamenti attivati dall'Ateneo, purché culturalmente coerenti con il suo percorso formativo e non sovrapponibili, nei contenuti, agli insegnamenti fondamentali e opzionali già utilizzati nel piano degli studi.
In particolare, rientrano nella scelta tutti gli insegnamenti presenti in questo Manifesto degli studi che rispondano a tali criteri e i seguenti insegnamenti attivati da altri corsi di laurea e laurea magistrale:
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI (classe L-32)
Biologia generale e ambientale con elementi di istologia (8 cfu)
Geobotanica (6 cfu)
Geopedologia (6 cfu)
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE (classe L-34)
Geomorfologia e laboratorio (10 cfu)
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI (classe L-1)
Preistoria (9 cfu)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOGEOSCIENZE: ANALISI DEGLI ECOSISTEMI E COMUNICAZIONE DELLE SCIENZE (classe LM-60)
Palinologia (6 cfu)
In particolare, rientrano nella scelta tutti gli insegnamenti presenti in questo Manifesto degli studi che rispondano a tali criteri e i seguenti insegnamenti attivati da altri corsi di laurea e laurea magistrale:
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI (classe L-32)
Biologia generale e ambientale con elementi di istologia (8 cfu)
Geobotanica (6 cfu)
Geopedologia (6 cfu)
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE (classe L-34)
Geomorfologia e laboratorio (10 cfu)
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI (classe L-1)
Preistoria (9 cfu)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOGEOSCIENZE: ANALISI DEGLI ECOSISTEMI E COMUNICAZIONE DELLE SCIENZE (classe LM-60)
Palinologia (6 cfu)
Nel programma di ciascun corso vengono indicate le conoscenze preliminari necessarie per affrontare adeguatamente i contenuti previsti dall'insegnamento. E' responsabilità, oltre che interesse, dello studente attenersi a tali indicazioni.
Sede
Milano
Presidente del Collegio Didattico
Prof. Luca Trombino
Strutture di riferimento
Referenti e contatti
- Ufficio per la Didattica
Via Botticelli 23
[email protected] - Prof Luca Trombino
Via Luigi Mangiagalli, 34 II piano
[email protected]
Quando disponibile o su appuntamento - Segreteria Studenti
Via Celoria, 18 - 20133 Milano
https://www.unimi.it/it/node/359
+390250325032
https://www.unimi.it/it/node/360 - Biblioteche
https://www.unimi.it/it/studiare/biblioteche
A.A. 2024/2025
A.A. 2023/2024
A.A. 2022/2023
A.A. 2021/2022
A.A. 2020/2021
A.A. 2019/2020
A.A. 2018/2019
Documenti ufficiali